L’ultimo mese è stato certamente uno dei più difficili della nostra storia, non solo sanitaria ma anche economica, e ti sembrerà controintuitivo leggere un articolo dal titolo “perché investire nel mercato americano”.
La crisi da COVID19 ha portato ripercussioni così gravi sui mercati che il 12 marzo l’S&P500 ha segnato un -9,51% e poco dopo ha superato il -11%.
La peggior performance giornaliera dal “Black Monday” del 1987.
Da allora si sono susseguite numerose azioni e dichiarazioni, da parte delle banche centrali innanzitutto, volte a frenare il SELL OFF e a far ripartire così le borse.
Ci sono riuscite?
Questo lo potremo scoprire solo nel corso dei prossimi mesi.
L’unica certezza al momento è che la stragrande maggioranza degli investitori sono spaventati e indecisi sul da farsi, mentre cercano soluzioni per “salvare” i propri risparmi.
Innanzitutto, la prima cosa che voglio fare con questo articolo, è invitare alla calma e alla riflessione.
Come dice sempre la mia partner Giulia Fidilio, esperta di Finanza Comportamentale:
“L’emotività è il peggior nemico degli investimenti”.
Su una cosa voglio tranquillizzarti:
Questo non è il primo crollo della storia, né sarà l’ultimo.
E se per caso te lo stai chiedendo,
“Sì, i mercati risaliranno!”.
I mercati hanno sempre continuato a crescere, attraversando diverse fasi e crisi nella storia.


Tra tutti i mercati sviluppati, perché proprio quello americano?
