Investire in India: valutazione delle opportunità e dei rischi

May 10 / Alessandro Zilotti
Qualche giorno fa, ho scoperto un dato sorprendente: la popolazione dell'India, con oltre 1,425 miliardi di abitanti, supererà presto quella della Cina [fonte]. Questo dato mi ha portato a farmi una domanda: 

l'India potrebbe essere un terreno fertile per gli investimenti futuri?

Ho dedicato un po’ di tempo per risolvere questo dubbio e ora vorrei condividere con voi la mia analisi.

Una crescita degna di nota

L'India sta vivendo una trasformazione economica impressionante, emergendo come un mercato emergente sempre più promettente per gli investitori. Secondo il FMI (Fondo Monetario Internazionale) nel suo World Economic Outlook prevede una crescita economica dell'India del 5,9% nel 2023, che aumenterà al 6,3% nel 2024. Questi tassi di crescita superano quelli della Cina e sono i più alti tra i paesi del G20, rendendo l'India un'opzione attraente per gli investitori globali.
L'India ha anche compiuto progressi significativi nello sviluppo di un ambiente favorevole agli affari, salendo al 63º posto nella classifica Doing Business del 2022. Questo miglioramento riflette gli sforzi del governo indiano per semplificare le procedure burocratiche e promuovere gli investimenti stranieri.
I due principali pilastri della rivoluzione economica indiana sono:
  • Demografia in espansione: L'India ha una popolazione giovane e in crescita, con oltre il 50% della popolazione sotto i 25 anni e circa il 65% sotto i 35 anni. Questa base demografica offre un'enorme forza lavoro e un crescente mercato dei consumatori, alimentando la crescita economica del paese.
  • Ambiziosi piani di investimento: Il governo indiano ha lanciato ambiziosi piani di investimento in infrastrutture, tecnologia e sviluppo industriale.

Crescita della classe media intraprendente in India

Le rinomate università e istituzioni tecniche dell'India stanno formando una generazione di professionisti altamente qualificati e innovativi, pronti a guidare la rivoluzione economica del paese. Questo fenomeno, unito all'ecosistema di start-up in rapida crescita (il terzo più grande al mondo), sta creando un ambiente fertile per l'innovazione e l'investimento nel mercato emergente indiano.
La crescente classe media intraprendente è un indicatore della forza dell'economia del paese e del potenziale di crescita nel prossimo futuro. Un esempio di questa tendenza è la notevole presenza di CEO indiani nelle maggiori società tecnologiche globali. Tra questi, possiamo citare:
  • Satya Nadella, Microsoft;
  • Arvind Krishna, IBM;
  • Sanjay Mehrotra, Micron Technologies;
  • Sundar Pichai, Google;
  • Shantanu Narayen, Adobe Systems.
La presenza di leader indiani in queste importanti aziende dimostra l'elevata qualità dell'istruzione e della formazione professionale offerta in India, nonché il crescente impatto dell'India sul panorama tecnologico e imprenditoriale globale.

Investimenti significativi in India: un elemento chiave per un portafoglio diversificato

L'India si posiziona come un elemento cruciale in un portafoglio di investimenti diversificato, grazie alla sua rapida trasformazione economica e all'impegno del governo centrale. Un esempio è il piano "Make in India", lanciato nel 2014 dal governo Modi. Questo ambizioso programma nazionale  punta a facilitare gli investimenti, promuovere l'innovazione, sviluppare competenze, proteggere la proprietà intellettuale e costruire infrastrutture manifatturiere all'avanguardia. In sintesi, l'obiettivo principale è attrarre investimenti globali e potenziare il settore manifatturiero indiano.
Contemporaneamente, il governo ha introdotto il Production Linked Incentive (PLI), un programma di supporto governativo da 25 miliardi di dollari per lo sviluppo di 14 settori strategici. Tra questi settori figurano veicoli e componenti auto, acciaio, batterie avanzate, pannelli solari, telefoni cellulari e componenti elettronici.
Grazie a queste iniziative strategiche, l'India è diventata la settima destinazione mondiale per gli investimenti diretti esteri (IDE), attirando nel 2022 circa 55 miliardi di dollari. Questo successo testimonia il potenziale di crescita dell'India e la sua attrattiva per gli investitori internazionali.

I rischi nell'investire in India: sfide da considerare prima di decidere

Mentre l'India offre molte opportunità di crescita e investimento, è importante valutare anche i rischi associati a questo mercato emergente. Come insegna Giulia Fidilio, un'analisi completa richiede di esaminare tutte le informazioni disponibili, anche quelle che vanno contro a ciò che pensiamo.

Di seguito sono riassunti alcuni dei principali rischi che gli investitori potrebbero incontrare.
  • Ostacoli commerciali e restrizioni: L'India impone dazi elevati sulle importazioni e restrizioni per gli imprenditori stranieri, che potrebbero ostacolare gli investimenti esteri e limitare l'accesso al mercato indiano.
  • Coinvolgimento governativo: Il governo indiano è fortemente coinvolto nell'economia, in particolare in settori cruciali come i servizi finanziari e le banche. Questo coinvolgimento potrebbe creare incertezza e volatilità per gli investitori.
  • Inflazione elevata: L'India sta affrontando un tasso di inflazione elevato, attualmente al 7% a causa dell'aumento dei prezzi nel settore alimentare. L'inflazione elevata può erodere il valore degli investimenti e rendere meno attraente il mercato indiano.
  • Corruzione diffusa: La corruzione è un problema persistente in India, che può rendere difficile la navigazione nel sistema legale e burocratico e influenzare negativamente gli investimenti.
  • Rating creditizio: Le agenzie di rating classificano l'India come un investimento speculativo con un rating di BBB-, il che indica un rischio maggiore rispetto ai paesi con rating creditizio più elevati.

La mia conclusione

Dalle analisi e dalle informazioni raccolte, l'India sta lavorando con determinazione per diventare il prossimo polo manifatturiero globale. Investire nei mercati asiatici, e in particolare in India, offre indubbiamente un'opportunità interessante, soprattutto per diversificare il proprio portafoglio di investimenti. Un'opzione potrebbe essere quella di individuare aziende americane che collaborano con aziende indiane o di puntare su ETF per intercettare la crescita dell'intera economia indiana.
Tuttavia, è fondamentale considerare anche i rischi associati a questo mercato emergente, come l'inflazione, la corruzione e l'intervento governativo in alcuni settori chiave. Di conseguenza, gli investimenti in India dovrebbero costituire solo una parte limitata del portafoglio complessivo di un investitore, garantendo allo stesso tempo una diversificazione adeguata per mitigare i rischi.

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