Ti è mai capitato di aver comprato un titolo di cui eri convinto per poi scoprire a tue spese, poco dopo, di aver fatto una pessima scelta? Potrebbe essere stato a causa del Confirmation bias. Vediamo perché.
Avevi cercato informazioni a riguardo: ti sembravano tutte positive.
Nessun segnale serio che ti avesse messo in allarme.
Non riesci proprio a capire come mai solo dopo siano venute fuori tutte quelle altre notizie che, pure, dovevano essere lì quando le avevi cercate.
Perché non le avevi viste? Oppure, se le avevi viste, perché non gli avevi dato peso?
Magari qualcuno ti ha persino additato come “arrogante”, o sconsiderato.
La verità è che non sei né l’uno, né l’altro.
È ormai scientificamente provato, infatti, che le persone tendono a ignorare le informazioni che sono in conflitto con le proprie idee.
E questo avviene indipendentemente da quanto veritiere o autorevoli possano essere le nuove informazioni.
Vale nelle scelte personali, nelle scelte lavorative.
E ovviamente in quelle finanziarie, e può avere ripercussioni fatali per il tuo portafoglio.
Il professor Montague* lo chiama: “Il mistero del processo decisionale.”
E spiega come le persone prendano abitualmente decisioni che incidono sul proprio interesse in maniera errata, in diverse aree della loro vita.
Nell’ambito finanziario, investitori di tutto il mondo ogni giorno sono vittime di questa distorsione cognitiva, che li spinge a comportamenti irrazionali.
E, di conseguenza, a risultati deludenti.
Tornando all’esempio di prima:
Se decidi di investire in un determinato titolo quotato in Borsa – perché per qualche motivo ti piace particolarmente – tenderai a cercare informazioni che confermino la decisione che, a qualche livello, hai già preso.
E questo ti farà mettere in atto una serie di comportamenti errati, tra cui:
- fermarsi al primo link che trovi sui motori di ricerca senza approfondire;
- leggere solo il titolo di una notizia;
- ignorare le notizie contrastanti (c’erano da subito, ma il tuo cervello tende a filtrarle);
- sminuire le fonti di notizie contrastanti;
- ricordare notizie o informazioni in modo errato, magari omettendo o dimenticando alcune parti (ossia quelle che vanno “contro” la tua decisione)
L’ho visto accadere in prima persona molte volte. Ne ricordo una in particolare.
Dopo aver spiegato più volte ad uno studente perché un determinato titolo da lui selezionato non rientrava nei parametri della strategia affrontata, lo stesso ha deciso di procedere comunque, acquistando il titolo.
Successivamente, durante una lunga conversazione aveva cercato in ogni modo di convincermi che fosse la scelta giusta e (sorpresa!) mi aveva mostrato solo ed esclusivamente prove a supporto della sua teoria.
Tra le informazioni che aveva scelto di ignorare, c’erano dei dati di bilancio chiari che parlavano di un’oggettiva sofferenza dell’azienda e notizie ufficiali e insistenti riguardo ad un possibile ridimensionamento o ristrutturazione aziendale.
Come è finita?
Semplice: ha dovuto attendere un bel po’ che arrivasse il momento giusto per chiudere la posizione, che altrimenti avrebbe dovuto chiudere in perdita. L’azienda in questione era GE (General Electrics, un colosso americano) ed è ancora lontana dai vecchi splendori. Lo stesso Warren Buffett con la sua Berkshire Hathaway ha scelto di vendere le proprie quote.
Ma torniamo a noi.
Come ho già detto, è ormai scientificamente provato che le persone tendono a filtrare solo le informazioni che supportano le loro decisioni, o credenze.
“Addirittura scientificamente?” penserai.
Ebbene, sì!
Nello studio, effettuato in Virginia, i partecipanti sono arrivati in laboratorio in coppie e si sono presentati l’un l’altro prima di ritirarsi nei singoli cubicoli. Hanno giocato ad una sorta di “gioco immobiliare”, facendo scommesse – per denaro ovviamente.
La cosa interessante è che hanno successivamente rivalutato le loro decisioni alla luce delle scommesse fatte dai loro partner nel gioco.
Che cosa succedeva, in pratica?
Quando i partecipanti appredevano che i partner erano d’accordo con le loro opinioni, aumentavano significativamente le loro scommesse, confermando così di essere sicuri della propria decisione.
Quando i loro partner non erano d’accordo, al contrario, I partecipanti riducevano leggermente le loro scommesse.
Ossia: l’impatto dell’opinione del partner era di gran lunga maggiore quando confermava il giudizio del giocatore.
Nel contempo, era più probabile che l’opinione del partner fosse ignorata quando era contraddittoria.
Se proprio non vogliamo scomodare Montague, prova a pensare a chi abusa di droghe o di cibo, o di qualsiasi cosa che provoca danni. Pur conoscendo i pericoli del suo comportamento, ignora i consigli e l’evidenza scientifica – magari sminuendola – e continuando così a scegliere “la cosa sbagliata”.
Il confirmation bias – o bias della conferma – è la tendenza ad interpretare nuove informazioni come la conferma delle proprie idee o convinzioni già esistenti.
Infatti, gli investitori soggetti a questo bias si concentrano esclusivamente sulla ricerca di informazioni che confermano ciò che hanno già deciso di fare, come ad esempio comprare azioni di una determinata azienda. Questo li può portare a distorcere le informazioni, mal interpretandole, o addirittura ad ignorare completamente eventuali informazioni che siano in contrasto con la propria decisione. Ovviamente a proprio discapito.
Come diciamo spesso nella nostra scuola, l’unica strada è: “Conosci le regole, segui le regole”.
Senza mai uscire dal seminato e senza farti condizionare dai pregiudizi, dalle scelte pregresse o dalla tua “simpatia” per un particolare titolo azionario…e questa è la parte difficile.
Per chi non sa da dove iniziare, abbiamo i tutorial fondamentali di Marco Ortelli sul nostro canale youtube.
Per chi vuole invece curare la parte mentale, oltre gli articoli del blog scritti da me, abbiamo alcuni video – ad esempio questo di tematica simile all’articolo.
I bias comportamentali legati agli investimenti sono moltissimi, ed estremamente pericolosi.
Non sottovalutarli mai, perché il rischio è quello di perdere i tuoi soldi in decisioni errate, che potrebbero essere evitate.
Se vuoi evitare questo rischio, il mio consiglio è quello di studiarli ed imparare a gestirli quanto prima.
Giulia Fidilio, Educatrice Finanziaria AIEF e Docente di Finanza Comportamentale
*Montague è Professore e Direttore del Human Neuroimaging Laboratory, presso il Fralin Biomedical Research Institute presso VTC (Virginia Tech), e professore onorario presso il Wellcome Center for Human Neuroimaging presso l’University College di Londra.