Nov 17 / Giulia Fidilio

Finanza Comportamentale, questa sconosciuta

Mi occupo di Finanza Comportamentale. Contrariamente a quanto suggerito dal nome, il mio lavoro è divertente, affascinante e mai noioso. 

Se non sei sicuro di cosa sia, tranquillo: sei in buona compagnia. Infatti quando rispondo alla classica domanda "che lavoro fai?", di solito le persone mi guardano perplesse.

La Finanza Comportamentale è la disciplina complementare alla Finanza tradizionale che rende tutto più interessante e – diciamocelo – più umano.

In questo articolo ti spiegherò di che si tratta nel modo più semplice ed immediato che conosca: con parole mie.
Senza scopiazzature da Wikipedia o testi famosi, al contrario: utilizzando un linguaggio di tutti i giorni.
Partiamo dal presupposto fondamentale: l’Economia e la Finanza tradizionali hanno fallito. No, aspetta un attimo: fammi finire.
Hanno fallito nel tentativo di spiegare come l’essere umano si comporta quando si tratta di compiere scelte di carattere finanziario. Infatti sappiamo benissimo come ci si dovrebbe comportare in alcune situazioni. A livello logico e razionale.

Eppure non lo facciamo. Perché? Perché non siamo affatto esseri così logici e razionali come ci piace pensare. Sembra strano vero? Eppure è davvero così.

Ormai è dimostrato che le nostre decisioni avvengono al 95% in maniera istintiva e automatica.

Hai capito bene: solo il 5% delle decisioni che prendiamo avviene in maniera logica e razionale. Il 95% delle volte invece, prendiamo una decisione di pancia e poi cerchiamo di razionalizzarla in un secondo momento.
Infatti secondo la Finanza Comportamentale molti presupposti della Finanza classica non trovano riscontro nel comportamento reale delle persone.

Al contrario: l’evidenza mostra che in molti casi non agiamo propriamente nel nostro migliore interesse, pur senza rendercene conto. 
Non è che sia una “colpa”. Piuttosto è il nostro cervello che funziona così. Infatti in qualità di esseri umani siamo tutti naturalmente esposti a questi errori di pensiero, o bias cognitivi.

Che cosa sono in sostanza i bias cognitivi?

Sono degli errori di giudizio che commettiamo inconsapevolmente perché ricorriamo a delle scorciatoie.

Ora viene il bello. Vediamo se riesco a mantenere la spiegazione semplice come ti avevo promesso all’inizio.
Ogni essere umano si trova a processare una quantità enorme di informazioni ogni giorno, e a prendere decisioni. Per non impazzire o perdere troppo tempo in decisioni semplici tipo mare o montagna, acqua liscia o gassata, il nostro cervello ricorre a delle scorciatoie, che in gergo si chiamano euristiche. 
Quindi si creano degli automatismi che ci permettono di decidere più velocemente. Un po’ come avere il pilota automatico inserito insomma.
Vorrei mostrarti perché.

Perché queste euristiche (o, appunto, scorciatoie) ci aiutano a risolvere delle belle sfide che affrontiamo quotidianamente e che possiamo suddividere in quattro categorie:
  1. Difficoltà di comprensione
  2. Mancanza di tempo/bisogno di velocità
  3. Sovraccarico di informazioni
  4. Indecisione

Vediamole brevemente insieme.

1. Difficoltà di comprensione
Quando non capiamo bene qualcosa o ci risulta fumoso e poco chiaro, tendiamo a “riempire gli spazi” ricorrendo a delle generalizzazioni. 

2. Mancanza di tempo o necessità di prendere una decisione rapida
Quando non abbiamo tempo, scegliamo ciò che ci sembra:
  • facile
  • familiare
  • fattibile

3. Sovraccarico di informazioni
Quando riceviamo troppe informazioni, diventiamo selettivi in ciò che notiamo. Così tendiamo a notare o a dare più enfasi a cose che riusciamo a richiamare alla mente con facilità (euristica della disponibilità), o a tralasciare o addirittura omettere una parte delle informazioni che riceviamo. Cioè non le prendiamo proprio in considerazione. Quando si parla di ascolto selettivo!

4. Indecisione
Quando non siamo sicuri di cosa dobbiamo sapere o cosa dobbiamo ricordare, sentiamo solo ciò che percepiamo come importante.

Perché il nostro cervello funziona così e in che modo questo ci è utile?

In realtà funziona così proprio perché ci è utile.
Infatti è grazie a queste scorciatoie mentali riusciamo a semplificare tutto e a prendere decisioni in maniera rapida.

Come si formano i bias cognitivi?

Come abbiamo visto i bias cognitivi rappresentano una deviazione dalla norma e dalla razionalità.
Significa che ognuno di noi vede e valuta la realtà in modo diverso in base ai propri:
– preconcetti
– regole ancestrali ereditarie
– esperienze passate
– fattori ambientali
– fattori sociali

Tradotto: significa che questi errori di giudizio/interpretazione spesso producono scelte inefficaci e inefficienti.


Tornando alla ns. definizione iniziale di Economia e Finanza Comportamentale, è la scienza che studia come prediamo decisioni.
Dopotutto, ogni decisione che prendiamo ha implicazioni di carattere economico. Alcune nell'immediato, altre anche nel lungo periodo.
Tutto qui? Assolutamente no. In realtà è un mondo. Per non complicare troppo le cose, conto di svelarti questo mondo un passo alla volta.


Sai che in Investment Academy crediamo che anche il più grande dei cambiamenti avvenga un passo alla volta, giusto?
Se proprio non puoi aspettare e hai delle domande impellenti, puoi scriverle nei commenti dell’articolo e sarò felice di rispondere 🙂


E se l'argomento ti affascina, dai un'occhiata al nostro corso.


Alla prossima!


Giulia Fidilio, Educatrice Finanziaria AIEF e Docente di Finanza Comportamentale