Marco Ortelli

La regola del 10%, paga prima te stesso

In questo articolo ti spiegherò come potrai costruire il tuo capitale di investimento o incrementare quello attuale, se ne possiedi già uno, con la regola del 10%.

Abbiamo già parlato della politica dei piccoli passi (qui e qui trovi i due articoli dedicati).

Se li hai letti, sai già quanto sia importante per la nostra mente procedere un po’ alla volta per poter rimuovere le abitudini negative che non ci sono utili, e per mettere in atto un cambiamento sostenibile e duraturo.

Quello che forse ti sfugge è quale possa essere un buon punto di partenza per iniziare la tua carriera di Investitore.

Prima di essere un Investitore, devi essere un Risparmiatore.

Iniziamo subito sfatando un mito: non ha senso che io ti parli di mercati, di dinamiche macro economiche, di strategie di investimento, se prima non hai imparato le basi. Se non stai risparmiando, se non hai pensato a mettere in sicurezza te stesso e la tua famiglia, non ha senso parlare d’altro.

Sarebbe come regalarti una macchina senza che tu abbia preso non dico la patente, ma nemmeno delle lezioni di guida.

Proteggere da che cosa? Perdita del lavoro, ad esempio. Oppure infortunio, malattia, perdita di autosufficienza, morte.

Tutti i grandi Investitori sono partiti da questo: risparmio e accantonamento.

Per investire è necessario saper risparmiare e accrescere il proprio capitale nel tempo. Punto.

In realtà, gli Italiani come cultura sono sempre stati un popolo di grandi risparmiatori. I numeri parlano chiaro.

Di contro, sempre per cultura, in passato molti di questi capitali sono stati investiti in immobili. E così oggi ci troviamo in un Paese pieno di risparmiatori con un basso reddito, che possiedono molti immobili. Immobili che negli anni, a seguito della crisi immobiliare e creditizia, si sono svalutati e deprezzati oltre immaginazione.

E soprattutto questi risparmiatori hanno poca liquidità.

Ci sono altre vie, altre possibilità. Come ad esempio il mercato azionario.

L’importante è che alla base ci sia un metodo di accantonamento in essere, che continua a lavorare per te.

La regola del 10% : paga te stesso

In cosa consiste? È presto detto.

Paghi le rate, le bollette, la spesa. Paghi i fornitori, paghi le tasse. E alla fine molto spesso ti dimentichi di te stesso o, peggio ancora, spendi oltre le tue possibilità.

Così non riesci a mettere da parte nulla e la tua frustrazione aumenta. E continui così, un giorno alla volta, finché NON accantonare è diventata un’abitudine.

Eppure risparmiare è davvero semplice: basta mettere da parte il 10% di ciò che guadagni ogni mese.

Perché proprio il 10%?

Il 10% è il minimo indispensabile che ognuno dovrebbe risparmiare. Perché dovrebbe? Perché chiunque può riuscirci. Chiunque ha la possibilità di accantonare abbastanza comodamente il 10% di ciò che guadagna senza dover fare i salti mortali.

Insomma, accantonare il 10% permette a chiunque di continuare a vivere la propria vita senza dover fare grandi rinunce. Anche perché – come ormai sai – il nostro cervello non recepisce molto bene le rinunce improvvise, perché rappresentano dei cambiamenti drastici e repentini rispetto alla routine a cui si è abituati.

Ovviamente va da sé che chi può permettersi di accantonare comodamente una percentuale maggiore, può e dovrebbe farlo.

L’importante è che si tratti di una cifra che ti permetta comunque di vivere bene la tua vita e di non appesantirla con obiettivi assurdi. Le rinunce troppo severe sono difficili da mettere in pratica, e ancora più difficili (impossibili) da mantenere.

Perché sono insostenibili.

Ma è davvero così semplice? Non può essere tutto qui.

Molto spesso le cose più semplici sono anche le più efficaci. Basta continuare ad applicarle, con metodo e con costanza.

Il mio consiglio è quello di mettere da parte i soldi su un conto separato, diverso dal tuo conto corrente. In maniera tale che tu non possa toccare quei soldi. Se hai uno stipendio fisso puoi anche impostare un trasferimento automatico della stessa cifra ogni mese.

Ora, io eviterei di tenere il tuo piccolo capitale in casa man mano che cresce. Se trovi comodo accantonare in un barattolo, puoi farlo. Anche se personalmente ti consiglio di versarlo periodicamente in un conto per non cadere nella tentazione di utilizzare il denaro alla prima emergenza apparente (che poi magari non è nemmeno una vera emergenza).

Appena raggiungerai una massa critica sufficiente, potrai cominciare ad investire quel capitale e capitalizzarlo.

Cosa significa?

Significa che dovresti continuare ad investire quei soldi e a re-investire anche i profitti. In questo modo il tempo si trasformerà in una risorsa dalla tua parte.

Non solo: man mano che lo farai, diventerà un’abitudine, una cosa automatica. Quindi non ti peserà, e anzi, man mano che vedrai il tuo capitale che aumenta, ti sentirai bene. Sarà come avere tante piccole ricompense nel tempo.

Ti farà sentire meglio perché dimostrerai a te stesso di essere in rado di prefiggerti un obiettivo e di mantenerlo.

Quindi ricapitolando…ti sentirai meglio, starai lavorando attivamente verso un futuro migliore e soprattutto sfrutterai appieno le potenzialità della capitalizzazione composta o Compounding.


Abbandona l’idea che per diventare un Investitore profittevole devi fare sacrifici enormi, ed inizia a costruire il tuo futuro da subito, accantonando semplicemente il 10% delle tue entrate ogni mese.

P.S. Trovi questa regola nel libro di G. S. Clason “L’Uomo più ricco di Babilonia”.
Scritto nel 1926, ma ancora molto attuale, questo libro insegna i principi base del risparmio e dell’investimento in maniera semplice e fruibile.


Marco Ortelli, Investitore e Trader indipendente